Sintesi della riunione Fies regionale EMILIA-ROMAGNA

SINTESI DELLA RIUNIONE FIES REGIONALE EMILIA-ROMAGNA
14 MAGGIO 2014 VILLA PALLAVICINI (BO)

Presenti:

Mons. Francesco Cavina, vescovo di Carpi, incaricato Fies Regionale Emilia Romagna
Don Giampaolo Burnelli, delegato Regionale Fies Emilia Romagna, delegato diocesano Bologna
Dott. Marco Bianchini, consulente Nazionale Fies problematiche amministrative e fiscali
Don Ottorino Rizzi, delegato diocesano Imola e direttore Casa per gli esercizi spirituali Villa S. Maria Borgo Tossignano
Anna Maria Bucciotti, Centro di vita La Vite e i Tralci, Ziano Piacentino, Piacenza
Carmela Miucci, Cenacolo Mariano, Borgonuovo, Bologna
Don Michele Morandi, delegato diocesano Faenza-Modigliana, direttore Casa Villa Bersani
Don Tarcisio Frontini, delegato diocesano Fidenza
Don Jhon Blandon, delegato diocesano San Marino
Lorenzo Manaresi, vicerettore Villa S. Giuseppe, Bologna
Don Mario Morigi, delegato diocesano Cesena-Sarsina
Don Tarcisio Spinelli, Cesena
Milena Fidersek, Santuario B.V. del Poggio, Bologna

La Riunione é iniziata con un breve richiamo alla finalità della FIES, allo statuto, alla sua storia con accento ai nostri tempi nei quali svolge una missione importante nella formazione ed educazione spirituale, nell’ accompagnamento spirituale sia vocazionale sia nel cammino dell’unione col Signore di tutti cristiani. Il suo contributo per la Nuova Evangelizzazione è prezioso.

È stato presentato il discorso di Papa Francesco ai membri della FIES nella visita del 3 marzo 2014, nell’occasione del 50° anniversario della FIES e della XXVI° Assemblea Nazionale, nel quale il Papa dà un valore grande agli esercizi spirituali per la vita della Chiesa.

È stato messo in rilievo il valore del cammino vocazionale dei giovani che attraverso gli esercizi spirituali maturano la propria vocazione. Inoltre è stato posto l’accento sull’esigenza di preparare formatori e accompagnatori spirituali e guide degli esercizi, insieme con il personale adatto nelle case per gli esercizi. C’è un rapporto molto stretto fra la comunità cristiana e gli esercizi spirituali.

Ha presentato il suo lavoro il Consulente Nazionale FIES Dott. Marco Bianchini di Milano. Questa è già la terza occasione, dopo Lombardia e Piemonte, in cui viene personalmente per aiutare a risolvere le problematiche complesse dal lato giuridico nella gestione delle Case per gli esercizi. In Italia vi sono circa 6oo case per gli esercizi e solo quasi 200 sono iscritte alla FIES, vi sono poche case specializzate solo per gli esercizi. La crisi economica si percepisce anche nel lavoro delle Case: cala il numero dei partecipanti.

Ogni casa ha un suo specifico giuridico che dipende da come è nata e quale tipo di accoglienza svolge: non si può generalizzare la gestione amministrativa e fiscale. Il Dott. Bianchini ha dato la sua disponibilità a prendere in considerazione ogni casa nel suo specifico, ci si può rivolgere a lui ai seguenti indirizzi:

Dott. Marco Bianchini
Viale Lombardia,1 – 20 131 Milano
m.bianchini@virgilio.it
Cell 320 5656746

Il Dott. Bianchini ha risposto ad alcune domande dei direttori delle Case presenti e si è intrattenuto a lungo nella discussione con loro sulle problematiche amministrative e fiscali.

Si è preso come modello per il rapporto fra gli esercizi spirituali e le comunità cristiane il documento del 47° Sinodo della Chiesa Ambrosiana. Gli esercizi spirituali sono uno strumento privilegiato per l’ascolto della Parola di Dio; sono proposti a tutti i fedeli, sia in forma residenziale sia in forma parrocchiale. Sono importanti anche gli esercizi spirituali in forma popolare: le missioni e i pellegrinaggi. Alla maturazione del cammino personale concorrono esperienze di preghiera nei ritiri ed esercizi spirituali, in comunità monastiche o case di preghiera.

Anche il parroco alla sua nomina è tenuto a partecipare  ad un corso di esercizi spirituali. Agli adolescenti e ai giovani si propongano gli esercizi spirituali come occasione di riflessione sulla chiamata del Signore. Si rileva l’esigenza di utilizzare tempi forti di esercizi spirituali per tutte le comunità cristiane.

Esistono anche altre proposte di cammino spirituale personale come le “10 Parole” (o 10 comandamenti) oggi presente in diverse diocesi nell’Emilia – Romagna: viene distribuito anche l’elenco per partecipare a questo cammino.

In realtà per gli esercizi spirituali sono indicate guide qualificate nel calendario FIES per l’Emilia-Romagna, ma è necessario trovare e indicare altre guide per poter dare la possibilità di organizzare  esercizi spirituali anche a quanti non hanno un proprio predicatore e cercano un tipo di esercizi specifico.

Si è poi svolta la presentazione individuale dei presenti con le loro attività varie e ricche, con le iniziative che possano ispirare anche altre Case per promuoverle.

Il Cenacolo Mariano adora il Signore con le icone e organizza anche  video conferenze.

A Borgo Tossignano si fanno gli esercizi arricchiti con la musica e l’arte; si realizza anche il “Giardino Biblico” iniziato a Triuggio e adesso vivo anche nella Diocesi di Imola.

A Ziano Piacentino si impegnano anche a dare gli esercizi nella vita ordinaria:gli esercizi ignaziani – EVO.

Nella Villa S. Giuseppe a Bologna, casa dei gesuiti, è specifico rimanere specializzati solo per gli esercizi e non fanno nessuna altra accoglienza.

Villa Bersani nella Diocesi di Faenza-Modigliana svolge diverse attività di pastorale vocazionale e in più hanno organizzato il corso triennale per accompagnatori spirituali e hanno coinvolto 5 diocesi:
si tratta di una bellissima esperienza!

Le Diocesi senza propria Casa per gli esercizi, come Cesena e San Marino, si impegnano ugualmente nella pastorale spirituale e vanno a fare gli esercizi nelle altre diocesi, perché senza lo Spirito tutti i nostri progetti non hanno vita.

Mons. Francesco Cavina ha posto alcune domande all’assemblea radunata, per l’approfondimento:   può la FIES sostenere una spiritualità feriale e quotidiana? Può movimentare la vita spirituale nelle parrocchie? E l’altra domanda: Qual’ è lo specifico della spiritualità cristiana?

La risposta alla prima domanda è accolta da tutti: questo è il compito primario della FIES che è orientata e sostenere la spiritualità quotidiana. La FIES è per la comunità cristiana.

Per le altre domande aspettiamo ancora le risposte che dovrebbero essere il frutto di uno studio approfondito e comunitario.

Mons. Cavina ha annunciato la sua decisione di costruire una Casa per gli esercizi spirituali anche nella sua Diocesi di Carpi.

Come proposta di lavoro in futuro per la FIES Regionale e per le singole Diocesi si propone di cercare e precisare spazi per i tempi dello Spirito; di trovare occasioni per le proposte spirituali almeno nel tempo dell’Avvento e della Quaresima; di realizzare il sito web della FIES Regionale dove si possano far conoscere e aggiornare tutte le proposte e iniziative; di promuovere EVO (esercizi nella vita ordinaria), per quanti non hanno tempo o non possono permettersi risorse economiche per partecipare agli esercizi spirituali residenziali in una Casa.

C’è bisogno dell’approfondimento per la vita spirituale dei cristiani e a questo impegno di nuova evangelizzazione possono rispondere le Case e le altre strutture impegnate per la pastorale della spiritualità a servizio delle comunità cristiane.

Con la Benedizione del Vescovo Mons. Cavina  si è conclusa la riunione.

 

***Verbale redatto da sorella Milena.

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